
Ballotaggio Viterbo, endorsement di Ciambella a favore di Frontini: “Noi con chi lotta per l'acqua e contro i rifiuti"

Un endorsement a favore di Chiara Frontini pur senza nominarla. Corrisponde infatti alla leader del Patto civico il profilo del candidato che Luisa Ciambella si dice pronta a sostenere al ballottaggio. La candidata delle liste Per il Bene comune e Viterbo la Splendida annuncia al Corriere come intende orientare il voto del suo elettorato in vista del ritorno alle urne. Cioè a favore di quella candidata che prenderà impegni concreti su tutta una serie di punti da lei considerati irrinunciabili, tra i quali la difesa dell’acqua pubblica, l’abbattimento delle liste d’attesa nella sanità e l’abolizione, tramite referendum, del paragrafo 11.1 del piano regionale rifiuti, lo stesso che ha condannato Viterbo a diventare pattumiera del Lazio. Tre punti di fatto “non potabili” per la Troncarelli, che rappresenta quella Regione responsabile della politica sanitaria e che ha il suo principale sponsor in Enrico Panunzi, cioè nel primo sostenitore dell’ingresso dei privati in Talete e autore dell’emendamento alla base del paragrafo incriminato”.
Sposetti: “Troncarelli e Ciambella si mettano attorno a un tavolo”
Sull’appello di Sposetti a convergere sulla Troncarelli, in virtù della comune provenienza dal Pd, la candidata di Per il bene comune è netta: “Ringrazio il senatore, unico nel centrosinistra viterbese, o di ciò che ne resta, che ha mostrato attenzione per il nostro progetto civico. Ciò detto, l’arroganza e la presunzione sono cattive consigliere, soprattutto per chi non ama, o meglio teme, la politica con la schiena dritta e gli spiriti liberi che non si omologano ad una politica consociativa”.
Ballottaggio, nessun apparentamento in vista, oggi scade il tempo
Ciambella spiega infine quali saranno le indicazioni che darà al suo elettorato: “Siamo pronti a sostenere chi saprà prendere un impegno serio su questi punti qualificanti del nostro programma: perseguire ogni strada, anche legale, per mantenere l’acqua pubblica e per arrivare a una tariffa unica regionale; sostenere il referendum abrogativo dell’articolo 11.1 del piano rifiuti, che per scelta politica precisa ha condannato Viterbo a diventare la discarica del Lazio; redigere un piano regolatore delle energie rinnovabili per salvare, dove possibile, il nostro territorio senza infingimenti”.
Il ballottaggio si trasforma in mercato