
Viterbo, maltrattamenti. Prende al collo la compagna ma viene fermato dal cane, condannato

Condannato a 4 mesi con pena sospesa un uomo accusato di lesioni personali aggravate e stalking ai danni della moglie, la quale lo denunciò a marzo 2017. È la storia di una trentenne, originaria delle Filippine, che dopo 9 anni di matrimonio costellati da continui soprusi ha deciso di sporgere querela nei confronti del coniuge, anch’egli filippino, il quale l’avrebbe assalita prendendola per il collo sul posto di lavoro, nel giardino di una casa presso la quale la giovane era impiegata come domestica.
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A dare l’allarme il pastore tedesco dei datori di lavoro della trentenne che si mise ad abbaiare attirando l’attenzione del figlio minore della coppia che uscendo dall’abitazione riuscì a interrompere l’aggressione. La donna il giorno dopo si recò al pronto soccorso dove le fu diagnosticata una cervicalgia. Secondo l’uomo, dipendente presso la stessa famiglia come giardiniere, la moglie l’aveva tradito e riuscì a scoprire la relazione clandestina attraverso dei messaggi rintracciati sul cellulare della consorte.
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La vittima, invece, assistita dall’avvocato Dominga Martines, ha riferito di aver subito percosse prima e dopo il matrimonio, anche nel periodo in cui era in stato interessante e successivamente al parto, quando tornò a casa con il piccolo. La pubblica accusa ha avanzato una richiesta di condanna a 9 mesi. Il verdetto finale emesso dal giudice Elisabetta Massini ha condannato a 4 mesi il giardiniere, concedendo la sospensione della pena. Inoltre la sentenza ha previsto in favore della donna un risarcimento di 3 mila euro.
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