
Viterbo, battaglia tra Comune e Iliad per ripetitore in viale Trento

E’ guerra legale tra il Comune di Viterbo e Iliad, la compagnia di telecomunicazioni francese che negli ultimi anni ha rivoluzionato il settore della telefonia mobile in Italia con tariffe low cost che hanno costretto anche la concorrenza ad adeguarsi. Nei giorni scorsi il commissario prefettizio Antonella Scolamiero, su proposta del dirigente Romolo Rossetti, ha dato incarico all’avvocato Giuseppe Naccarato di resistere al ricorso al Consiglio di Stato presentato dall’operatore. Casus belli: un ripetitore che Iliad avrebbe dovuto installare sopra il Balletti Palace.
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La società, che inizialmente - al suo sbarco nel nostro paese - si era appoggiata alle infrastrutture delle altre compagnie (come Wind), da tempo ha iniziato ad ampliare la copertura di rete con stazioni radio base proprie. A Viterbo la scelta era ricaduta proprio sull’edificio di viale Trento, il quale si trova in una posizione centrale e strategica dal punto di vista della copertura del segnale. Palazzo dei Priori tuttavia, sulla base di un parere negativo espresso dall’Arpa, il 3 maggio 2021 aveva negato l’autorizzazione. Dal canto suo, Iiad ha impugnato il provvedimento davanti al Tar contestando in particolare l’articolo 7 (all’origine del niet dell’Arpa) del regolamento comunale per l’installazione dei ripetitori approvato dal consiglio nel lontano 2004, all’epoca della giunta Gabbianelli, per mettere fine alla giungla delle antenne e anche alla guerra senza quartiere tra comitati cittadini e compagnie telefoniche.
Accordo su un regolamento per le antenne 5G
L’articolo 7, per la cronaca, è quello che prevede il divieto di installare impianti di stazioni radio base sopra o nelle immediate vicinanze di siti sensibili: ospedali, cliniche e case di cura per anziani e scuole. Il Tribunale amministrativo regionale il 1° febbraio scorso ha dato ragione al Comune e Iliad si è appellata al Consiglio di Stato. Intanto l'operatore francese, a partire dal mese scorso, ha esteso a Viterbo anche la copertura del servizio di fibra ottica su rete Open Fiber. Rete che consente una velocità di connessione pari a 10 gigabit al secondo.
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