
Viterbo, truffa del pellet: in quattro davanti al giudice. Saranno ascoltati 31 testimoni

Vendevano pellet a prezzi competitivi via web, ma gli acquirenti, dopo aver pagato, non ricevettero mai i loro ordini. Il processo a carico di cinque uomini e una donna, accusati di associazione per delinquere, ripartirà il primo marzo del 2022 con un’udienza fiume, durante la quale verranno ascoltati ben 31 testimoni del pm, tra i quali alcune delle 19 parti offese. L’inchiesta, che fu coordinata dal pubblico ministero Massimiliano Siddi, portò a individuare un presunto giro di affari per decine di migliaia di euro. A finire sul banco degli imputati una coppia, residente a Vetralla, composta da un 45enne e una 39enne, il padre della donna, un 75enne di origini campane, un 68enne di Montalto di Castro, ma residente a Ventimiglia, e un 72enne ternano. Tutti e 6 devono rispondere di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di diversi reati contro il patrimonio, per aver messo in piedi un’organizzazione criminale attraverso l’utilizzo di siti internet.
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Gli imputati, ciascuno con il proprio ruolo, avrebbero creato dei portali sui quali avrebbero messo in vendita il pellet a costi concorrenziali, attirando nella rete clienti che non videro poi consegnarsi la merce acquistata. In particolare, le vittime piazzarono i propri ordini online pagando con carte di credito o prepagate fino a 1.000 euro per del combustibile che non giunse mai a destinazione.
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Stando alle accuse, il presunto ideatore sarebbe il 45enne di Vetralla, assistito dall’avvocato Paolo Delle Monache, la compagna avrebbe invece coordinato il tutto servendosi anche della propria partita Iva.
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